mercoledì 25 maggio 2011

Il nuovo Tribunale a Treviglio

Sicurezza ed amministrazione della Giustizia sono due facce della stessa medaglia. La repressione dei crimini è ancora più efficacie, in termini di deterrenza, quando la sanzione penale è irrogata nel luogo stesso in cui è stato commesso il crimine. Ciò gratifica le vittime, rassicura la Comunità che constata l'avvenuta punizione del fatto delittuoso e funziona da monito per coloro che potrebbero essere tentati dal delinquere.


Attualmente, però, l'edificio che ospita la sezione del Tribunale è scarsamente idoneo all'uso. Non si possono celebrare i processi per direttissima, ad esempio. E poi manca l'ascensore, vi sono barriere architettoniche e gli spazi sono esigui e inadatti. Per questo è necessario realizzare una nuova sede del Tribunale (e del Giudice di Pace), che sia dignitosa e che possa consentire la piena esplicazione della giurisdizione civile e, soprattutto penale, di competenza del nostro territorio. Anche per questa via passa la politica della “sicurezza”. Del resto, a proposito di “Come si prevengano i delitti”, Cesare Beccaria scriveva: “Non è possibile il ridurre la turbolenta attività degli uomini ad un ordine geometrico senza irregolarità e confusione (...) Volete prevenire i delitti? Fate che le leggi sian chiare, semplici, e che tutta la forza della nazione sia condensata a difenderle, e nessuna parte di essa sia impiegata a distruggerle”. Dunque anche gli Uffici Giudiziari sono uno strumento essenziale (la “forza della nazione”) necessario per garantire la sicurezza della Comunità. Ribadiamo, quindi, un preciso impegno per la costruzione di una nuova e adeguata sede per gli Uffici Giudiziari di Treviglio.

Avv. Gianluca Pignatelli

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